Perché abbiamo scritto questo articolo
Questo articolo è stato scritto per spiegare che esistono diversi generi di documentari che possono venire usati a seconda del progetto su cui si lavora.
La bellezza dei documentari
Proprio perché la vita è complessa, esistono molti modi di raccontarla e quindi non c’è un solo tipo di documentario ma almeno sette generi, escludendo quelli naturalistici perché Qui Ticino si concentra solo sulle persone. Ogni genere ha i suoi punti di forza che possono essere usati per la storia che vogliamo raccontare. Alcune volte questi generi si possono mischiare, altre volte è impossibile perché in antitesi.
Cinema verità
Si filma quello che succede davanti a te, senza filtri, non c’è una sceneggiatura ben precisa ma ci vuole comunque sempre un obiettivo, la risposta alla domanda del documentario. La difficoltà di questo genere è che richiede una lunga lavorazione, possono essere necessari mesi o addirittura anni di riprese fatte in più momenti e contesti, con centinaia di ore di filmati da selezionare per avere poi una storia.
Rievocazione (docudrama)
Sono ricostruzioni di eventi realmente accaduti ma di cui non ci sono immagini disponibili oppure solo parzialmente. In questo caso si rigirano alcune scene con attori ricreando l’evento di cui si parla nel modo più reale possibile.
Documentario con interviste
Questo genere è basato principalmente su interviste che vengono montate insieme per creare una storia con l’aggiunta di immagini a copertura quelli che in gergo vengono chiamati B-Roll (l’A-Roll è l’intervista). L’intervistato è posto di fronte alla camera oppure guarda fuori camera, le luci sono generalmente curate e lo sfondo può essere importante se parte dell’ambientazione della storia. Generalmente l’intervistatore non è né visibile né si sente la sua voce che viene eliminata in fase di montaggio, il risultato è che l’intervistato sembra parlare a ruota libera con un effetto più naturale. Con questo genere si possono convogliare molte informazioni in un breve lasso di tempo.
Documentario espositivo
I documentari espositivi stabiliscono un punto di vista o un argomento specifico su un soggetto e un narratore spesso parla direttamente allo spettatore, sottolineando la relazione tra le immagini presentate sullo schermo e offrendo un commento verbale. I documentari espositivi includono filmati che supportano e rafforzano l’argomentazione parlata del film, tra cui filmati di repertorio, filmati d’archivio, b-roll o rievocazioni di eventi storici. I documentari espositivi sono fortemente studiati e costruiti per informare e persuadere. L’obiettivo del documentario espositivo è quello di presentare un argomento forte al pubblico, convincendolo a credere o ad essere d’accordo con un certo punto di vista. I documentari di Hystory Channel sono un buon esempio di questo genere.
Documentario partecipativo
Chi realizza il documentario fa anche parte della storia cercando di spiegarla. Questo avviene quando alcuni personaggi particolarmente conosciuti o autorevoli decidono di raccontare in prima persona la storia che li ha appassionati. Uno degli esempi più famosi sono i documentari di Michael Moore.
Documentario riflessivo
È un modo, usato principalmente su YouTube dove viene mostrato come viene fatto un altro documentario con riprese e interviste dietro le “scene”.
Documentario impressionista
Un approccio non convenzionale abbastanza sperimentale ma che mantiene un arco narrativo tipico che prende a piene mani caratteristiche di altri generi rimixandoli in qualcosa di diverso come la voce fuori campo e lo stile del cinema verità. Si lavora molto su una fotografia in stile cinematografico con un tono specifico.
Documentario sperimentale
Qui non ci sono regole si può fare qualsiasi cosa uscendo anche dal classico arco narrativo.